Il canto a tenore e l鈥檌nvenzione della 鈥渘azione鈥 sarda

Kristina Lazdauskas, Fordham University

Kristina Lazdauskas graduated from Fordham University in 2021 with a Bachelor of Arts degree in Music and Modern Romance Languages. Initial inspiration for this article stemmed from the course Making Early Music taught by Dr. Eric Bianchi and evolved from the courses Music and Nationalism taught by Dr. Matthew Gelbart and The Souths of Italy taught by Dr. Francesca Parmeggiani. Kristina is currently pursuing a Master of Science degree in Education at The University of Pennsylvania鈥檚 Graduate School of Education.

Nel 2005, l鈥橴NESCO ha aggiunto la tradizione sarda del canto a tenore alla Lista del Patrimonio Immateriale dell'Umanit脿 (鈥淐anto a tenore, Sardinian Pastoral Songs鈥). Citando l鈥檌mportanza del canto a tenore in tutta la Sardegna e sorvolando sulla variet脿 diffusa della tradizione, la proclamazione UNESCO ha consacrato il canto a tenore come forma d鈥檃rte nazionale dell鈥檌sola. Politici e mass media sardi hanno inteso questo riconoscimento come un鈥檕ttima opportunit脿 per asserire la legittimit脿 della nazione sarda agli occhi di una organizzazione stimata a livello internazionale, mentre i cantori hanno rifiutato questa perch茅 a loro avviso rappresenta una semplificazione della tradizione (Macchiarella). Oltre ad attirare l鈥檃ttenzione sul canto a tenore come attrazione turistica, la dichiarazione UNESCO ha sollevato domande sul carattere 鈥渘azionale鈥 dello stesso. 

La questione di considerare il canto a tenore rappresentativo di una 鈥渘azione sarda鈥 ha una duplice difficolt脿. Dall鈥檌nizio l鈥檌dentit脿 della Sardegna come 鈥渘azione鈥 猫 stata dibattuta perch茅 l鈥檌sola 猫 parte d鈥橧talia e, allo stesso tempo, una regione autonoma dotata di una certa indipendenza. Se 鈥渘azione鈥 significa 鈥渟tato,鈥 la Sardegna non lo 猫. Se invece 鈥渘azione鈥 significa un gruppo di persone che condivide aspetti culturali, quali la lingua, la religione, e la musica, la Sardegna potrebbe essere definita come tale. 

La natura stratificata della cultura sarda rende complessa questa definizione di 鈥渘azione鈥, una complessit脿 ben rappresentata dal canto a tenore. Questa tradizione di canto polifonico per quattro voci maschili usa un timbro gutturale unico al canto a tenore. Ad un orecchio non allenato, questo timbro suona identico in ogni canzone, ma il canto a tenore non esibisce una forma standardizzata tranne alcuni elementi musicali generali: il timbro distintivo cambia ancora in ogni villaggio, cos矛 come le parole. 

Per definizione, il canto a tenore contribuisce alla 鈥渓ocalizzazione鈥 dell鈥檌sola, vale a dire che i diversi villaggi sono separati tra loro dalle differenze tecniche dei loro tipi di canto a tenore. Allo stesso tempo, il canto a tenore 猫 servito storicamente come modo per legare insieme una comunit脿 frammentata tramite un suono e un sentimento comune. Insomma, il canto a tenore fomenta sia il nazionalismo, che contribuisce a unire i membri dello stesso villaggio in una comunit脿, sia il nazionalismo regionale, che fa da collante all鈥檌sola nel suo insieme e che incoraggia l鈥檌deale di una 鈥渘azione sarda鈥 indipendente dallo stato italiano. In questo breve studio della storia del canto a tenore, ci si propone di valutare come questo genere musicale alimenti una forma di nazionalismo a livello regionale e a livello locale nel passato e presente.

I. Lingua e poesia 

La Sardegna ha una lunga storia di occupazioni che risale fino all'antichit脿 con le conquiste greca, cartaginese, romana, e bizantina (Grossvogel; Galoppini 87). 脡 stato solo nel 1948 che lo stato italiano ha dichiarato l鈥檌sola 鈥渞egione autonoma鈥 (Grossvogel; Galoppini). A causa delle diverse influenze straniere, la Sardegna ha sviluppato un鈥檌dea complessa e stratificata di identit脿 geopolitica e culturale. Ciascun villaggio sardo 猫 evoluto diversamente e i sardi provano un senso di connessione forte con i membri della comunit脿 locale pi霉 che con quelli dell鈥檌sola o, ancor meno della penisola italiana, nel suo complesso. I sardi considerano ogni villaggio una piccola nazione e l鈥檌sola un continente che contiene una confederazione non rigida di piccole nazioni locali (Pilosu 15-20). 

L鈥檕ccupazione della Sardegna da parte di altri paesi ha avuto una grande influenza anche sullo sviluppo linguistico dell鈥檌sola. La presenza linguistica del latino, del greco, del catalano e dell鈥檌taliano ebbe un impatto sulle differenti zone in modo distinto; questo spiega lo sviluppo dei vari dialetti della lingua sarda; per esempio, nel nord dell鈥檌sola, il dialetto sassarese ha una forte influenza italiana, mentre nel sud, il dialetto campidanese ha una forte influenza spagnola (Posner e Sala; Galoppini 88).[1] La variet脿 di dialetti nella lingua sarda ha ostacolato nazionalismo regionale in Sardegna. Il nazionalismo linguistico 猫 un ingrediente chiave per sviluppare una identit脿 nazionale, come suggerisce Hans Kohn in The Idea of Nationalism: A Study in Its Origins and Background. Kohn definisce il nazionalismo come uno stato mentale causato dalla 鈥渋dentification with the life and aspirations of uncounted millions whom we shall never know, with a territory which we shall never visit in its entirety鈥 (9). Una lingua standard rafforza lo sviluppo del nazionalismo: fa s矛 che ogni membro della nazione senta una connessione con gli altri senza averli mai conosciuti. Quando l鈥檌nterazione fisica 猫 possibile, una lingua standard permette ai membri della nazione anche di comunicare tra di loro. Questa comunicazione aiuta i sardi a costruire facilmente una mentalit脿 di gruppo che costituisce la base del pensiero nazionalista (Kohn 11-12). Ai parlanti, una lingua standard permette di concepire la nazione alla quale appartengono, e l鈥檃tto di immaginare la nazione 猫 un atto che cristallizza la sua esistenza. Di conseguenza, la vitalit脿 delle variet脿 dialettali in Sardegna avrebbe limitato l鈥檃bilit脿 di creare una forte identit脿 di gruppo sarda, bloccando lo sviluppo di un nazionalismo regionale nell鈥檌sola.

Davanti a minacce esterne di oppressione, i sardi tendono a mettere da parte le differenze linguistiche per riconfermare che la regione autonoma 猫 una nazione unita e sovrana. Per esempio, quando il regime fascista d鈥橧talia fond貌 la sua politica nazionalista e monoculturale a met脿 del ventesimo secolo, vide nell鈥檈sistenza della lingua sarda una minaccia per la nazione italiana (Garroni 33).[2] Il regime decise di soffocare il rischio di fomentare il nazionalismo regionale sardo reprimendo l鈥檜so della lingua sarda (Garroni 33). Lo stigma generato durante questo periodo鈥攃he il sardo fosse inferiore all鈥檌taliano鈥攃ontinua a influenzare gli usi linguistici dei sardi anziani, i quali evitano l鈥檜so della loro lingua materna e dei loro dialetti locali per paura di queste impressioni negative (Medis e Pilosu). 

Il ruolo della lingua sarda nella tradizione rende il canto a tenore interessante per i nazionalisti sardi: vista la storia di oppressione linguistica, l鈥檜so del sardo nelle canzoni pu貌 funzionare come simbolo della resistenza al controllo italiano e come una espressione d鈥檕rgoglio regionale in s茅. Ciascun villaggio sardo ha un unico repertorio di poesia composto in dialetti locali, ma le differenze linguistiche sono dimenticate di fronte a una minaccia comune, come il controllo italiano, che mette in pericolo la regione intera (Medis e Pilosu). 

A Bolu, il documentario del 2019 sul canto a tenore prodotto in collaborazione col governo sardo, presenta un鈥檃mpia sezione sulla interferenza dello stato italiano in Sardegna durante gli anni Settanta e Ottanta. Le immagini di una citt脿 industriale appaiono sullo schermo mentre un giovane sardo spiega che la creazione obbligata dell鈥檌ndustria e il suo abbandono successivo da parte degli investitori ha decimato il mercato del lavoro sardo e la produttivit脿 della terra. Il documentario non accusa esplicitamente lo stato italiano, ma allude alle colpe dello stato nella gestione delle terre sarde durante il secolo XX (Medis e Pilosu 29:50-32:11).

Il documentario raffigura un gruppo di cantori che si prepara a cantare vicino a una fabbrica abbandonata. Il gruppo comincia a cantare: 鈥淪enza distinzioni, uniti dobbiamo essere, figli di una bandiera liberi rispettati e uguali鈥; per貌 si ferma all鈥檌mprovviso. 鈥淢i sa che non mi va di cantare in questo luogo, il canto non risuona bene,鈥 dichiara uno (Medis e Pilosu 32:26-33:00). Il gruppo pu貌 solamente cantare di nuovo dopo avere abbandonato la regione industriale ed essere tornato al proprio villaggio. I cantori continuano: 

Un tempo la povera Sardegna era detta il granaio di Roma,

oggi di tale fama non 猫 degna.

Il giardino, il campo, l鈥檜liveto,

dei tempi antichi 猫 mutato 

in un triste e spinoso calvario. . . 

Speriamo che al pi霉 presto abbia fine

questo stato di cose doloroso;

siamo troppo stanchi di soffrire. (Medis e Pilosu 33:00-35:40.)[3]

Mentre l鈥檌nterferenza italiana ha avuto luogo in solo alcune parte della Sardegna, il cantante parla di tutta la 鈥減overa Sardegna鈥 e la sofferenza di un intero popolo piuttosto che una localit脿 in particolare. Ignora anche le divisioni locali in Sardegna per creare un sentimento d鈥檜nit脿 della regione, che rende la canzone 鈥渘azionalista鈥 piuttosto che semplicemente 鈥渘azionale.鈥 Dato che la lingua sarda 猫 stata presa di mira dai poteri di fuori, l鈥檜so della lingua in canto a tenore insieme alla poesia ha sostenuto soprattutto il nazionalismo regionale per unire i sardi attraverso i confini locali.

II. Musica 

Oltre alla poesia, anche la musica contribuisce all鈥檃nalisi del canto a tenore e il nazionalismo nella Sardegna. Quattro voci maschili costituiscono il canto a tenore: bassu, contra, mesu boghe e boghe.[4] Il bassu, la voce pi霉 grave, produce il timbro gutturale che distingue il suono del canto a tenore (Regione Autonoma della Sardegna 14-15). La contra, la voce centrale, ha un timbro simile al bassu, per貌 con meno vibrato; questa voce usa sillabe come 鈥渂im鈥 o 鈥渂om鈥 al posto di parole (Regione Autonoma della Sardegna 14-15). Queste due voci, che costituiscono il tenore, sono fisse: cantano solamente una nota (Lortat-Jacob 7-8). I loro timbri unici creano armonie pi霉 alte che arricchiscono il suono del coro (Lortat-Jacob 21). La mesu boghe, la voce pi霉 alta, aggiunge passaggi vocali abbelliti e melismatici di accompagnamento alla poesia, la quale 猫 realizzata dalla boghe (Lortat-Jacob 24). La boghe ha pi霉 libert脿 e responsabilit脿 tra tutte le altre voci dei cantori, dato che il cantore in questa voce ha l鈥檃utorit脿 di cominciare la canzone, interpretare la poesia, determinare il tempo, e iniziare modulazioni (Regione Autonoma della Sardegna 14-15; Lortat-Jacob 22-23).

Mentre questi elementi di base restano relativamente costanti nella maggioranza delle esecuzioni di canto a tenore, ogni villaggio in Sardegna, in cui esiste il canto a tenore, ha una tradizione musicale unica, chiamata traggiu (Pilosu 406). La parola 鈥traggiu鈥 non ha un equivalente in italiano n茅 un鈥檃ltra lingua, ma in sardo viene da 迟墨谤耻(尘), che significa un cortigiano, e 补飞没尘, che significa parlare (Dedola 95). La combinazione 迟(墨)谤-补飞耻尘, che diventa traggiu, significa 鈥渦n cortigiano che suona parole preziose鈥, facendo riferimento al tenore del quartetto che canta il testo (Dedola 96).

Il traggiu include elementi musicali come l鈥檃ttacco vocale, il contorno melodico, l鈥檕rnamentazione e, innanzitutto, le qualit脿 timbriche delle voci tenore (Regione Autonoma della Sardegna 13; Macchiarella 74). Per esempio, i cantori dei villaggi di Barbagia, come Orgosolo, utilizzano sillabe aperte nel canto (per esempio, 鈥渂im bam鈥) e un suono secco e aperto nel bassu (Regione Autonoma della Sardegna 13). I cantori dei villaggi di Orune, invece, utilizzano sillabe tonde e chiuse nel canto (per esempio, 鈥渂om鈥) e un tono pi霉 scuro nel bassu (Regione Autonoma della Sardegna 13). Queste sfumature provano che gli aspetti tecnici del canto a tenore non sono uniformi nell鈥檌sola, ma servono a distinguere l鈥檈secuzione di un villaggio da quella di un altro.

La reazione alla tradizione in Sardegna indica che l鈥檌nterpretazione delle canzoni del canto a tenore rivela la sua caratteristica regionale piuttosto che le sue caratteristiche musicali generali (Regione Autonoma della Sardegna 13). Definire le sfumature interpretative del traggiu in termini concreti risulta impossibile per chi non 猫 nativo del luogo. Si pu貌 sintetizzare l鈥檈lusivit脿 del traggiu in questa dichiarazione del musicologo e cantante canto a tenore Sebastiano Pilosu, che giunge alla conclusione che quasi tutti gli abitanti sardi 鈥減ossono riconoscere il traggiu del loro villaggio anche se non possono eseguirlo鈥 (Pilosu 406). Vale a dire che l鈥檌nterpretazione musicale del canto a tenore riflette il 鈥渃arattere sociale鈥 di un villaggio e dei suoi abitanti (Regione Autonoma della Sardegna 13). Mentre la poesia del canto a tenore enfatizza normalmente il carattere di tutta la Sardegna, i traggios fanno l鈥檕pposto: esprimono gli elementi unici di una identit脿 locale, e l鈥檃bilit脿 di 鈥減arlare鈥 il traggiu locale, come l鈥檃bilit脿 di parlare il dialetto locale, alimenta un senso di connessione che genera sentimenti di nazionalismo locale.

Visto che i cantori considerano il traggiu del loro villaggio come espressione della loro 鈥渢radizione locale autentica,鈥 investono le loro energie anche nella protezione dei traggios locali per assicurare i loro 鈥減urit脿鈥 (Pilosu 408). Ad Orgosolo, per esempio, la protezione del traggiu locale 猫 una questione di orgoglio locale: i cantori di Orgosolo credono di non dovere cantare un altro traggiu perch茅 questo implicherebbe un tradimento del loro villaggio; se questo succedesse, vorrebbe dire che loro non sentono orgoglio per la loro 鈥渟pecificit脿 locale鈥 (Pilosu 411-412). Ironicamente, mentre i cantori di Orgosolo impediscono l鈥檜nione del loro traggiu con altri, si compiacciono simultaneamente del fatto che i cantori di altre localit脿 sarde emulano gli elementi musicali che distingue quello di Orgosolo, come la durezza e la monotonia del canto (Pilosu 412; Deplano 5). Alcuni cantori sostengono che ci貌 conferma la superiorit脿 del traggiu di Orgosolo e del suo tipo di canto a tenore su tutti gli altri (Pilosu 412).

Se da un lato i traggios distinguono il canto a tenore secondo i confini locali, dall鈥檃ltro l鈥檈ccessivo accanimento posto nella difesa della loro purezza complica il nazionalismo regionale presente in Sardegna. Se l鈥檃tto di mescolare i traggios mette in pericolo l鈥檃utenticit脿 e la sopravvivenza di ciascuna tradizione locale, allora le nazioni locali sono sempre in guardia contro questa minaccia. Peculiarmente, questa minaccia 猫 esterna alla nazione locale (ossia i villaggi) ma interna alla nazione nel suo insieme (ossia la regione Sardegna). Dato che ogni piccola nazione deve competere per salvaguardare il suo traggiu, crescono i sentimenti di ostilit脿 tra i villaggi.[5] Di conseguenza, il fenomeno del traggiu ha intensificato il nazionalismo locale in Sardegna perch茅 per proteggere le proprie tradizioni ogni villaggio tende a prendere le distanze dalla nazione regionale sarda. 

III. Canto a tenore nel presente 

In epoca attuale, la proclamazione UNESCO ha enfatizzato la divisione tra quelli che vedono il canto a tenore come uno strumento per incoraggiare il nazionalismo regionale鈥攊 politici e i mass media鈥 o nazionalismo locale鈥攊 cantori. La richiesta di essere parte della lista dell'UNESCO non 猫 partita dai cantori ma dal presidente della provincia di Nuoro, che ha escluso tutti i cantanti di canto a tenore dal processo bench茅 il loro coinvolgimento fosse un requisito esplicito (Macchiarella 72). Forse lo ha fatto perch茅 l鈥檃tto di convincere l鈥橴NESCO che il canto a tenore 猫 una pratica 鈥渘azionale鈥 richiedeva di cancellare le particolarit脿 locale della tradizione. Come riconosce Thomas Turino nel suo saggio sulla musica nazionale, il nazionalismo genera la necessit脿 di festeggiare le comunit脿 locali minando, allo stesso tempo, la sua identit脿 locale (198). In altri termini, le tradizioni locali procurano una moltitudine di attributi unici che la nazione pu貌 sfruttare per affermare la sua unicit脿 e quindi la sua legittimit脿. Paradossalmente, se ne pu貌 selezionare solamente uno per rappresentare tutta la nazione, dato che il nazionalismo ha anche bisogno della uniformit脿 tra i suoi membri.

Il presidente della provincia di Nuoro ha selezionato il tipo di canto a tenore utile, secondo lui, per costruire una nazione regionale sarda. Sia la burocrazia sia i mass media hanno approfittato del fatto che il canto a tenore 猫 un genere musicale unico e, facendo forse riferimento al timbro gutturale dei tenores, che non assomiglia a nessun altro genere di canto nazionale; questo carattere distintivo del canto a tenore ha alimentato la loro affermazione che la musica sarda e quindi la nazione sarda siano superiori (Macchiarella 72; Regione Autonoma Della Sardegna 11). I cantori, peraltro, hanno visto questa rappresentazione come una visione esoticizzata da fuori della Sardegna piuttosto che una riflessione vera del canto a tenore: nonostante la burocrazia, i mass media e l'UNESCO stesso abbiano ignorato le variazioni locale, come i traggios, che sono essenziali alla tradizione (Macchiarella 76). Galvanizzati dal comportamento celebratorio da parte dei mass media, un gruppo di cantori si 猫 unito nel gennaio 2006 per formare l鈥Associazione tenores Sardegna e salvaguardare la forma tradizionale del canto a tenore (Macchiarella 76).

Nel giugno del 2006, l鈥檃ssociazione ha risposto all鈥檃ttacco alla forma 鈥渁utentica鈥 del canto a tenore organizzando l鈥檈vento 鈥Pastores/tenores鈥 (Macchiarella 77). I cantori hanno cercato di ricreare lo spirito 鈥渁utentico鈥 dei festival di canto a tenore del passato, durante i quali molti villaggi si riunivano per condividere la loro identit脿 locale unica attraverso i traggios, ma anche per fare un confronto fra i traggios nell鈥檃mbito di 鈥渦na appartenenza ad una cultura macro-sarda鈥 (Macchiarella 77). Mettendo i traggios in conversazione anzich茅 in competizione tra di loro, l鈥檈vento ha trovato un compromesso tra il nazionalismo locale e regionale con successo.

Questo evento, mettendo in evidenza i traggios di varie localit脿 e al tempo stesso confrontandoli tra loro con il pretesto di celebrare una cultura sarda comune, ha dimostrato come sia possibile far coesistere il nazionalismo locale e regionale della tradizione del canto a tenore. Come la tradizione sar脿 utilizzata da politici, mass media, industria del turismo o dai cantori stessi determiner脿 la forma di nazionalismo che trionfer脿. Ma in fin dei conti, rimane la questione se il canto a tenore pu貌 essere un vero strumento per il nazionalismo se la identificazione della Sardegna come una 鈥渘azione鈥 猫 ancora oggetto di disputa.

[1] Il sardo 猫 una lingua romanza diversa d鈥檌taliano.

[2] 脠 interessante notare che l鈥檜so del sardo non sarebbe espressamente nazionalista senza il confronto con l鈥檌taliano; infatti, il processo che ha portato a identificare che la lingua ha avuto la potenza di innescare il nazionalismo sardo.

[3] Tenere presente che il testo di sopra 茅 presentato in italiano standard.

[4] Questi termini sono unici alla lingua sarda e non hanno un equivalente diretto; potrebbe essere utile pensare alle voci (bassu, contra, mesu boghe e boghe) come basso, tenore, soprano e alto (in quest鈥檕rdine) per capire la loro estensione.

[5] Bohlman spiega questo collegamento tra la competizione e l鈥檕stilit脿 in Focus: Music, Nationalism, and the Making of the New Europe, 60.

Opere Citate

Bohlman, Philip V. Focus: Music, Nationalism, and the Making of the New Europe. New York: Routledge, 2011.

鈥淐anto a tenore, Sardinian pastoral songs.鈥 UNESCO. Consultazione: 7 gennaio 2021. 

Dedola, Salvatore. 鈥淗istoric Grammar of Sardinian Language.鈥 95-96. Consultazione: 7 gennaio 2021. 

Deplano, Andrea. 鈥淚l Canto a 鈥楾enore.鈥欌 4. Consultazione: 12 dicembre 2020. 

Galoppini, Laura. 鈥淥verview of Sardinian History (500-1500).鈥 In A Companion to Sardinian History, 500-1500, vol. 2, a cura di Michelle Hobart. Leiden: Brill, 2017. 87.

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Macchiarella, Ignazio. 鈥淒ove il tocco di Re Mida non arriva: a proposito di proclamazioni Unesco e musica.鈥 La Ricerca Folklorica, ottobre 2011, pp. 71鈥79. 

Medis, Davide e Sebstiano Pilosu. A Bolu. 2019: Karel Film and Video Productions, 16 agosto 2020. Vimeo. .

Pilosu, Sebastiano. 鈥淐anto A Tenore and 鈥榲isibility鈥 鈥 comparing two communities鈥 styles, Orgosolo and Bortigali (Sardinia).鈥 In Multipart Music: A Specific Mode of Musical Thinking, Expressive Behavior and Sound, a cura di Ignazio Macchiarella. The First Meeting of the International Council for Traditional Music Study Group on Multipart Music, Cagliari, Sardegna, 15-20 settembre 2010.

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